Mamma mia!, di Phyllida Lloyd (2008)

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carmen
view post Posted on 21/10/2008, 18:39




Diificile essere obiettivi quando si adora Meryl come ultima vera diva del cinema americano. Dicono che potrebbe prendere l'oscar e glielo auguriamo. Certo, noi la vorremmo sempre romantica e sensuale, invece ritroviamo un hippy stagionata, mamma di una figlia fin troppo giovane per essere frutto delle baldorie beatnick ( i tempi non quadrano, ma facciamo finta di nulla),alle prese con una catapecchia che funge da bed and breakfast che accumula debiti, e tre possibili padri convocati a sorpresa dalla ragazzina, la quale, prossima sposa di un riottoso greco, ha sbirciato in un vecchio diario della madre.
Si attacca con un pezzo che sembra di Madonna e invece è degli Abba, anche quello, e si prosegue tra i successi del gruppo svedese piazzati qua e là ad allietare la vicenda, un po' avvitata su se stessa e con finale a sorpresa - dove non manca il tocco liberal della coppia gay.
 
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pithecusano
view post Posted on 8/3/2010, 13:31




Costruito sulle canzoni degli ABBA, ma non è un musicarello: la storia c’è ed è pure ben congegnata. Divertente senza essere stupido, perché la commedia ancora esiste e le cretinate sono un’altra cosa. Riesce anzi a toccare temi (molto) seri, e senza perdere leggerezza. Il finale imprevedibile e spumeggiante scongiura la melassa di un ovvio happy end.
Lei, Meryl, recita, canta, balla, salta, ride e piange. Perché gli Attori, anzi, le Star, ci sono ancora, per fortuna. E pure mani e sguardi alla regia che sanno che farne. Che qui aggiunge quel tocco squisitamente femminile e geniale di tante piccole “pensate”.
La splendida cornice del “greco mar” (donde vergine nacque Venere, e fea quell’isole feconde col suo primo sorriso) aiuta e diviene complice fino alla struggente scena in cui Meryl recita, più che cantare, la bellissima canzone “The winner take it all”.
Insomma, un tocco di grazia estrosa per una storia che, raccontata così, sembrerebbe una banalità. Come accadeva per le storie dei grandi commediografi. E per fortuna, la commedia ancora esiste. Fa piacere sapere che è indubbiamente una Signora. Dunque, mai volgare, pure nei temi più intimi come l’incerta paternità. E, si sappia, non è andata con centinaia di uomini.
 
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1 replies since 21/10/2008, 18:39   121 views
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